CioccolatoMania


Cane goloso? Alla larga dalla cioccolata
aprile 17, 2009, 3:58 PM
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cibo-caniPer quanto possano essere dolci gli occhioni che il nostro cane ci fa quando vuole chiederci un pezzetto della nostra cioccolata, non vi intenerite troppo fino a concedergli quello che ci chiede! Far mangiare al nostro cane della cioccolata può fargli del male!

Il perchè di questa verità risiede nella composizione chimica del cioccolato: come ho già scritto in altri post, il cacao contiene teobromina (1,4 g per 100 g di cioccolato fondente) e caffeina, elementi che l’apparato digerente del nostro animale non può digerire.
Naturalmente la gravità dei danni che possiamo provocare al nostro animale dipendono dal tipo di cioccolata (e quindi dalla quantità di cacao contenuta) e dal peso del cane stesso. Una quantità di cioccolato elevata può provocare l’intossicamento del nostro cucciolo.

In particolare la dose letale per il cane è di 330 mg di teobromina per kg di peso. Poichè nella cioccolata normalmente in circolazione la quantità di cacao, e quindi di teobromina, scende a livelli più bassi rispetto al cioccolato 100%cacao si può distinguere semplicemente tra cioccolata fondente e cioccolata al latte considerando che ci vuole una quantità maggiore di cioccolato al latte per ottenere gli stessi effetti che si avrebbero con la cioccolata fondente. A titolo esemplificativo la dose letale per un cane di 5 kg è di 30g di cioccolato fondente e questa quantità cresce proporzionalmente con il crescere del peso del cane. Tuttavia già a dosi inferiori si possono manifestare sintomi di disturbi all’apparato digerente come diarrea o vomito, al sistema circolatorio provocando a volte il collasso, o, per maggiori dosi assunte, convulsioni e ipertensione.

Il nostro cane è goloso e a volte non si rende conto del male che può provocarsi, per cui se i padroni sono interessati alla salute del loro animale domestico non devono cedere a quegli occhioni che intenerirebbero chiunque.



Cioccolata contro i brufoli
aprile 17, 2009, 10:23 am
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cioccolato3Per chi proprio non può fare a meno di mangiare cioccolata è in arrivo dagli Stati Uniti una bella notizia che scioglierà i dubbi amletici di coloro che sono combattuti tra il desiderio di mangiare un cioccolatino e il timore di ricoprirsi di brufoli.

Arriva in Gran Bretagna una cioccolata rivoluzionaria: è la cioccolata antiacne ricca di antiossidanti e micronutrienti che purificano la pelle dall’interno. Gli esperti addirittura ne consigliano la dose da assumere giornalmente per ottenere i migliori risultati: bisogna mangiarne da due a cinque dosi al giorno e i risultati saranno visibili in due settimane.

E’ la cura che tutti vorrebbero fare e speriamo arrivi presto in Italia!

C’è da dire però un’altra cosa: la cioccolata in sè non fa venire i brufoli. Eventuali problemi derivano, come sempre, dalle quantità assunte e dal tipo di cioccolata. Infatti la cioccolata potrebbe aggravare la situazione per chi ha dei problemi di acne o intossicare il fegato se  ne assumiamo troppa ma non se ne mangiamo in quantità regolata.



Amore più dolce
aprile 17, 2009, 8:14 am
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cuor-cioccoTra i tanti effetti che si possono citare il più piccante è che il cioccolato aiuta l’amore. Questo è un dato provato anche se dipende dalla quantità dell’alimento ingerito e dal metabolismo delle singole persone. In linea generale però è dimostrato che il cioccolato stimola non solo psicologicamente, donando un senso di buon umore, ma a quanto pare anche fisicamente.

Intervengono in questa azione diversi elementi contenuti nel cacao:
ancora una volta ritroviamo la teobromina e la caffeina che agiscono da stimolanti naturali sul sistema nervoso ed associate all’azione degli zuccheri danno una sensazione di buon umore; fin qui ho ripetuto cose che vi avevo già raccontato ma un altro elemento del cacao darebbe quel tocco in più che aiuterebbe l’amore.
Si tratta della “feniletilamina”, una sostanza già naturalmente sintetizzata dal nostro cervello in presenza di desideri fisici come fame, sete o addirittura l’innamoramento. La presenza di questo elemento nel cioccolato ricreerebbe nel cervello la sensazione di uno stato di beatitudine e benessere come quando si è innamorati, aumentando anche il battito cardiaco. E’ a causa di questi effetti che il cioccolato, ma solo quello fondente, è stato classificato tra i cibi afrodisiaci.

cioccolato-cuore-aAnche non conoscendone la composizione chimica, sembrerebbe che gli effetti afrodisiaci del cioccolato siano stati noti anche a Casanova; pare infatti che consumasse tazze di cioccolata calda prima delle sue relazioni amorose!
Sarà per questo che i fidanzati si regalano i cioccolatini?



Uova di Pasqua da record
aprile 11, 2009, 3:44 PM
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L’uovo di Pasqua più grande del mondo è italiano. Il Guinness dei Primati è detenuto dai cioccolatieri di Novi che nel 2005 hanno realizzato un uovo alto 6 metri e largo 4 per un peso totale di 100 quintali! Il tutto di finissimo cioccolato fondente.

Ma c’è già chi vuole tentare di battere il record. Proprio in questi giorni a Massa, alcuni commercianti di un Centro Commerciale stanno preparando un uovo gigante che sfiderà il record detenuto da Novi. L’uovo sarà alto ben 7 metri e largo 4,5 per un peso di 2 quintali.

L'uovo di Pasqua gigante donato ai bambini dell'Abruzzo
L’uovo di Pasqua gigante donato ai bambini dell’Abruzzo

Il record di beneficenza però lo detiene l’uovo che è stato confezionato per i terremotati d’Abruzzo. Sarà donato infatti un uovo gigantesco (del peso di 7 quintali) ai bambini che stanno vivendo delle ore di angoscia nella terra dell’Aquila. L’uovo è partito da Cremona insieme a tante altre piccole uova con la sorpresa, scortati dalla polizia e dai vigili del fuoco.
Noi tutti siamo rimasti muti e sconvolti di fronte ad un disastro di tale portata, impotenti di fronte a tanto dolore, ma il giorno di Pasqua, quando scarteremo le uova con le nostre famiglie, un pensiero andrà a quei bambini e potremo pensarli per un attimo sorridenti.



Uova pasquali di cioccolato e non solo…
aprile 9, 2009, 1:36 PM
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Ormai Pasqua è alle porte ed è tradizione di tutto il mondo ricordare l’evento con le uova di Pasqua. Vi siete mai chiesti perché proprio le uova? E come mai si fanno di cioccolato?

Easter eggs

La risposta risale a migliaia di anni fa quando l’uovo era considerato, da popoli pagani e non, il simbolo di vita e di fertilità poiché da lui sarebbe nata una creatura vivente. Nel periodo primaverile era abbastanza comune per popolazioni greche, cinesi e persiane scambiarsi le uova come dono e come augurio di felicità. Nel corso degli anni l’uovo si è caricato di significati mistici e spirituali ( per esempio si credeva che l’uovo potesse scacciare  il malocchio o che proteggesse le donne incinte). Anche il Cristianesimo ha adottato la tradizione dell’uovo che ne ha associato la rinascita dell’uomo e quindi la resurrezione del Cristo.

In genere le uova venivano decorate o colorate in modo da ricordare, con delle tinte brillanti, la fine dell’inverno. Nel Medioevo si diffuse l’usanza tra i nobili di regalare uova finte ma impreziosite con pietre preziose o ricoperte da materiali lussuosi come oro, platino o avorio.
uovo-platino-fabergeFu lo zar Alessandro III, nel 1883, che diede il primo spunto dell’uovo con sorpresa: chiese infatti ad un orafo russo di origine francese, Carl Fabergé, di creare un prezioso dono da regalare alla moglie Maria. L’orafo creò un uovo di avorio che schiudendosi rivelava al suo interno un tuorlo d’oro il quale a sua volta conteneva un pulcino d’oro con gli occhi di rubino e una miniatura della corona imperiale. Lo zar ne fu così entusiasta che nominò Fabergé “orafo di corte” e gli ordinò di preparare un uovo per ogni anno a venire. Da allora si diffuse l’usanza tra i nobili di regalare uova preziose con sorpresa.

faberge11Anche per l’incoronazione dello zar Nicola II, il mastro orafo costruì un uovo della stessa fattezza di quello di Alessandro III ma che conteneva una miniatura della carrozza imperiale ed oggi questo gioiello è stimato tra i 18 e i 24 milioni di dollari. I pezzi di Fabergé a forma d’uovo sono circa 56 e sono ora custoditi in un museo di arte orafa di un ricco industriale russo.

uova_di_pasqua5Le uova di cioccolato hanno un’origine più recente di quelle preziose: si racconta che sia stato il sovrano francese Luigi XIV, il re Sole, il primo a far preparare dai suoi cuochi le uova di cioccolato e successivamente le fece riempire con regali sorprese.

A quanto pare il tradizionale uovo di Pasqua di cioccolato con sorpresa ha delle origini veramente regali! Oggi non manca su nessuna tavola il giorno di Pasqua ma per fortuna ci sappiamo accontentare della curiosità di rivelare la sorpresa e del buon cioccolato del guscio.



Bellezza al cioccolato
aprile 8, 2009, 4:41 PM
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massaggio-al-cioccolatoIl cioccolato fa bene non solo se lo si mangia! Esistono numerosi centri di benessere in tutta Italia che sfruttano le proprietà del cioccolato per un trattamento di massaggio del corpo.

Gli elementi nutritivi contenuti nel cacao infatti hanno riscontri positivi sulla nostra bellezza e sul nostro benessere. Il trattamento consiste in sedute da 50 minuti durante i quali, distesi su un lettino, il corpo viene ricoperto da cioccolato caldo e massaggiato. Il massaggio permette di veicolare attraverso la pelle i numerosi principi nutritivi contenuti nel cacao, in particolare: i sali minerali come ferro, magnesio, fosforo, potassio e calcio che agiscono in modo da remineralizzare il tessuto cutaneo ma non solo: hanno anche una funzione anti-stress; le vitamine che nutrono ed idratano la pelle; i polifenoli che, essendo degli antiossidanti, contribuiscono a combattere l’azione dei radicali liberi e quindi a prevenire l’invecchiamento della pelle; i flavonoidi (della famiglia dei polifenoli) che sono utili per trattamenti di ritensione dei liquidi contro la cellulite; ed infine la teobromina e la caffeina sono adatte per contrastare adipe localizzato poiché stimolano i tessuti muscolari.

Non bisogna dimenticare che durante il massaggio aleggia nell’aria un dolce aroma di cioccolata calda che stimola la mente donando un senso di rilassatezza e buon umore.

Il risultato è una pelle liscia e morbida ed un senso di appagamento e relax…ma quanto verrà a costare? Il costo è sui 70 € a persona; è proprio vero che “se bella vuoi apparir, un po’ devi soffrir” ma per fortuna in questo caso a soffrire sono solo le nostre finanze!



Calciatori di cioccolato
aprile 4, 2009, 6:13 PM
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Continuiamo a parlare del sodalizio tra sport e cioccolato e, dopo la Formula1, è la volta del calcio. Il cioccolato infatti diventa un ottimo alleato delle associazioni che lottano contro la SLA, una sindrome che colpisce maggiormente calciatori.


La provincia di Genova, ha promosso una golosa iniziativa a scopo benefico: in associazione con un pasticciere e la scultrice Dapino sono state scolpite due statue interamente di cioccolato di Antonio Cassano e Diego Milito, rispettivamente i bomber delle squadre liguri Sampdoria e Genoa. Le sculture sono alte entrambe 190cm e sono state ricavate da 5 quintali di cioccolato!


Cassano e Milito in cioccolato
Cassano e Milito in cioccolato

Per andarle a vedere bisogna affrettarsi! Sono state esposte il 20 Marzo in una pasticceria di piazza Ponte Decimo a Genova, ma non dureranno ancora a lungo; sembra infatti che la morte delle sculture di cioccolato sia segnata per tutte: i due calciatori, in carne ed ossa, pochi giorni prima di Pasqua, romperanno le statue e distribuiranno pezzi di cioccolato ai visitatori. E’ in quell’occasione che sarà avviata una raccolta di beneficenza per donare il ricavato alle associazioni che combattono la SLA.


Sembra così che il cioccolato possa addolcire un po’ anche la vita di coloro che sono stati colpiti da questa sindrome.



Una Ferrari tutta di cioccolato
aprile 1, 2009, 2:41 PM
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la monoposto di cioccolato

la monoposto di cioccolato

Cosa succede quando l’arte del cioccolato incontra l’ingegneria della Ferrari da F1? Nasce un’auto interamente di cioccolato! E da un’appassionata di cioccolato e di Formula1 quale sono, questo articolo non può mancare!

Il progetto dell’auto di cioccolata è stato promosso, circa 2 anni fa, dalla scuderia Ferrari di Napoli e, grazie alla collaborazione di due abili pasticcieri si è concluso con l’esposizione della “Rossa” a Sorrento, nel 2008. La vettura è perfetta in ogni dettaglio, è in scala 1/1 ed è completamente di cioccolato!

E’ stata riprodotta partendo da un modellino dal quale è stato ricavato uno stampo di dimensioni reali. Il cioccolato, invece, è stato fornito da un’azienda belga: ben 20 quintali di materia prima! Successivamente molti pasticcieri hanno collaborato alla lavorazione e modellazione dei minimi particolari della scultura fino a giungere ad una verosimiglianza incredibile. Inoltre è stato riprodotto anche il tipico colore “rosso Ferrari” che ha conferito all’auto quel tocco di realismo immancabile se si parla della “Rossa”! L’esposizione è durata tre giorni alla fine dei quali il cioccolato che componeva la vettura è stato distribuito in pezzi ai tanti visitatori. Che peccato però distruggere un’opera così affascinante e soprattutto tanto impegnativa.

l'auto di cioccolato completata
l’auto di cioccolato completata

Il cioccolato continua a stupire e si spera che anche la Ferrari possa regalarci belle sorprese nei prossimi GP; infatti, chi segue un minimo la Formula1, saprà bene che il primo Gran Premio del 2009, tenutosi in Australia la scorsa domenica, è stato alquanto deludente per la scuderia di Maranello: doppio KO delle rosse Ferrari.
Ma un quadratino di buon cioccolato ci risolleva l’umore e riponiamo le speranze nella prossima gara…



Un bio-carburante per i golosi
marzo 31, 2009, 2:06 PM
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gocciaCosa c’entra un articolo sulla benzina in un blog di cioccolato? Ebbene, i due argomenti possono essere più correlati di quanto non sembri…

Che il petrolio sia una fonte di energia esauribile si sa da tempo e per questo le sperimentazioni di nuove fonti di energia alternativa sono tante. Ma qualcuno ha avuto la brillante idea di creare il bio-carburante più dolce di tutti: la benzina al cacao!

Ebbene si, è stato un esperimento, nato in Inghilterra nel 2007, da un accordo tra un’industria di carburanti e una fabbrica di cioccolato; due ambientalisti convinti, Pag e Grimshow, un ingegnere e un elettricista, hanno accettato di dimostrarlo: il carburante è stato ricavato partendo da 4 tonnellate di cioccolato, che corrispondono a circa 80 mila tavolette, fornite loro dall’industria dolciaria inglese che le aveva scartate per difetti di fabbricazione. Dal cioccolato sono stati ricavati ben 2000 litri di bio-carburante composto da una miscela di acidi grassi derivati dagli oli vegetali e dall’alcol del burro di cacao. Caricato il camioncino con il loro carburante, i due hanno affrontato un lungo viaggio di circa 7000 Km per Timbuctu, in Mali (Africa)!

A chi non piacerebbe avere una macchina alimentata a cioccolato? Sarebbe il sogno di tutti i golosi…e chissà se non sprigioni odore di cioccolata calda in giro per la città!

Tuttavia la benzina al cacao rimane solo un esperimento e l’auto che va a cioccolata sarà solo un sogno; l’uso di carburante derivato da oli vegetali, infatti, è vietato in molti Paesi.
Inoltre sono ancora troppi gli interessi economici dietro al petrolio che rallentano la corsa verso la scoperta di nuovi carburanti, (anche dagli scarti agricoli si può produrre bio-carburante o metano).
Anche se la benzina al cacao non sarà mai più messa in circolazione, il messaggio che è stato lanciato dai due ambientalisti è molto forte: i modi per inquinare e spendere meno ci sono, e sono tanti! Dobbiamo solo fare uno sforzo, prima di tutto psicologico.



Il cioccolato del peccato
marzo 29, 2009, 5:15 PM
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chocolatUn alimento goloso come il cioccolato sarà il primo a venire accusato di essere fonte di peccato in un piccolo paesino attento alle tradizioni religiose come quello in cui si sviluppa la vicenda del film “Chocolat”.

Il film  del 2000, diretto dal regista Lasse Hallström, è ambientato proprio in un piccolo paesino francese, Lansquenet, in cui arrivano la protagonista Vianne e sua figlia Anouk. La giovane donna decide di aprire una cioccolateria proprio nel centro del paese nel periodo quaresimale e fa subito parlare la gente “perbenista” che vede il suo gesto come una mancanza di rispetto verso la Chiesa. Inoltre Vianne fa discutere anche per il suo modo di vedere la vita: più spensierata e meno legata alle tradizioni popolari. Proprio per questo socializza con un gruppo di zingari di passaggio, tra i quali è presente l’affascinante Roux, e riesce a convincere una donna del paese,Joséphine a lasciare suo marito che la picchiava. Insomma Vianne viene giudicata peccatrice ma riesce a stravolgere le abitudini della cittadella perché, in fondo, ciò che dispensa nella sua cioccolateria non sono solo cioccolatini ma anche uno stile di vita aperto, fatto di nuove speranze e nuovi orizzonti.

shut-up3Quello che succede alla protagonista potrebbe sembrarci arretrato e quasi ridicolo: “c’è la libertà di pensiero oggi” direbbe qualcuno, tuttavia proviamo ad aprire bene gli occhi e ad osservare più profondamente la nostra società. Se non è il cioccolato ad essere il capro espiatorio dei peccati lo sono tutte le forme di “diversità” che ci circondano. Forse ci fa sentire più sicuri essere dalla parte della maggioranza? E’ vero, forse molti hanno paura ad affrontare le novità andando contro la “massa” perché credono di venir giudicati e potrebbe crearsi un alone di negatività intorno a loro, forse solo i più coraggiosi e i più arditi sono capaci di dire la loro…ma è giusto? La mia posizione è chiaramente contro questa visione poiché credo che il compito di giudicare non debba spettare incondizionatamente alla maggioranza. Ognuno di noi dovrebbe rivendicare la dignità del proprio pensiero!…Nel rispetto degli altri si intende…